Cardia (Acadi): ‘Gioco, non solo riordino ma anche riequilibrio per non perdere controllo territori’

Il presidente di Acadi Geronimo Cardia a un panel organizzato a Sigma Central Europe sottolinea la necessità di non perdere il controllo dei territori.

 

Roma – “Le autorità intervenute e le persone che hanno deciso di essere presenti e di dare il loro contributo ai contenuti” dei panel organizzati nell’ambito di Sigma Central Europe “possono portare alla nostra attenzione le loro esperienze di legalità, di tutela dell’utente, di attività di emersione di gettito erariale e delle iniziative per il raggiungimento di livelli occupazionali”.
Lo sottolinea Geronimo Cardia, presidente di Acadi (Associazione concessionari apparecchi da intrattenimento) nel suo intervento al panel “La grande riforma del gioco in Italia: a che punto siamo” che è tra gli appuntamenti della giornata inaugurale di Sigma Central Europe, oggi 4 novembre a Roma.

Il presidente di Acadi osserva: “Oggi, in questo contesto internazionale in cui si parla molto di online, è importante parlare anche del canale di distribuzione sul territorio e degli operatori che lavorano sul territorio”.
Questo “è veramente importante perché un’equilibrata interrelazione tra i parametri normativi dei prodotti e anche dei canali di distribuzione è la chiave per un assetto normativo che sia adeguato rispetto agli obiettivi di sostenibilità e di tutela degli interessi pubblici e degli operatori che li garantiscono”.
In definitiva, secondo Cardia, “il riordino dell’online in Italia sta dando una forte spinta per un sempre più forte presidio di legalità sul web. Ma per non perdere il controllo dei territori serve anche il riordino del territorio. E serve che si proceda con riequilibrio dei parametri dei prodotti e dei canali di distribuzione. Da attuarsi anche con misure ponte, aspettando che si vedano gli effetti del riordino che è ancora allo studio”.

Cardia ricorda che “l’importanza dell’equilibrio tra online e on site è alla base delle riflessioni che propongo nel libro pubblicato con Giappichelli ‘Il gioco pubblico in Italia: riordino, questione territoriale e cortocircuiti istituzionali’, un testo nel quale “sono affrontati oltre 140 casi di norme del territorio, sono riportate oltre 70 tavole urbanistiche di comuni italiani con evidenza di dove è vietato installare solo alcuni punti di gioco ed è offerta una disamina aggiornata ad oggi dell’intero fenomeno”.