L’analista di gaming Mauro Natta si sofferma sul futuro del Casinò Campione d’Italia, evidenziando la necessità di incrementare la produzione.
di Mauro Natta
Che l’economia di Campione d’Italia si regga molto sulla Casa da gioco non è una novità assoluta. Che il relativo trend della produzione debba essere opportunamente incrementato non rappresenta una necessità indifferibile ed è normale che chiunque si candidi alla posizione di sindaco non possa fare a meno di metterlo all’attenzione.
C’è, al momento, un vuoto: le proposte possibili per raggiungere lo scopo che al di là di ogni altra iniziativa, in una attività che non sia quella in discorso, appare debba occupare una posizione di attesa.
Ma desidero andare con un ordine discretamente logico per quanto la mia esperienza mi suggerisce: esaminare il prima del 2018 e il dopo dal gennaio 2022. Non posso sottacere che un certo miglioramento si è registrato negli anni successivi in relazione ai ricavi totali, 2023 50.561.908 e 2024 53.489.066. Per il periodo accennato in precedenza, iniziando dal 2012 indico i proventi totali, quelli delle slot, le presenze e la quota di mercato. In questo procedere ritengo, che ponendo mente all’incidenza dei ricavi slot sul totale, sul rapporto tra presenze e ricavi slot e giochi da tavolo e volendo con ogni gioco da tavolo si potrebbe ricavare una discreta indicazione della direzione nella quale si è indirizzata la domanda nel tempo considerato.
Non è un esercizio puramente aritmetico come qualcuno pensa e sostiene ma una operazione volta ad indicare non solo l’incidenza della quale si è detto e si dovrebbe considerare nell’insieme dell’attività in parola come attendibile segnalatore della qualità del gioco.
Ecco i numeri che mi risultano: 2012 90.775.912, 60.770.021, 664.391, 27,33% – 2013 90.206.877, 57.066.108, 678.751, 29,26% – 2014 90.568.463, 60.780.815, 727.386, 30,50% – 2015 95.037.361, 64.798.346, 721.768, 31,89% – 2016 92.823.585. 55.383.525. 711.406, 31,71%- 2017 91.150.277, 64.145.136. 672.351, 32.11% – 2022 40.503.682, 27.566.090, 208.334, 16,15%.
Ecco i numeri di alcuni giochi da tavolo: 2012 roulette francese 9.369.326, fair roulette 4.261.452, chemin de fer 1.813.788, 30/40 700.077 – 2022 roulette francese 909.342, fair roulette 3.971.074, chemin de fer 000, 30/40 124.033.
Passando ai cosiddetti giochi nuovi: 2012 black jack 3.068.654, punto banco 4.509.161 – 2022 black jack 2.529.510, punto banco 4.620.649.
Chiaramente quanto precede potrebbe rappresentare un punto di partenza allo scopo di cercarne le possibili motivazioni senza omettere la rilevanza della vicina concorrenza di Mendrisio e Lugano. In particolare ad avviso dello scrivente il primo.
Quando leggo o ascolto l’espressione “in quota a” mi trovo a disagio perché mi assale un dubbio: mancherebbe una, logica per chi scrive, precisazione in ordine alla competenza. Non per passare come pessimista ma mi succede spesso di accomunare la citata espressione con appartenenza piuttosto che competenza in specie se quest’ultima è deficitaria.
Ma nell’attività in parola le possibilità che ha l’ente pubblico titolare della autorizzazione alla casa da gioco sul proprio territorio, in definitiva e stante gli esempi che posso rammentare, sono due: la concessione della gestione ad una società a capitale pubblico nella quale l’azionista unico è lo stesso ente, oppure a una società a capitale privato.
Nella seconda opzione, a mio personale avviso, si dovrebbe trovare la competenza considerando l’impiego di capitale, tralasciando il rimanente, che al futuro gestore è richiesto di impiegare e, certamente, per averne un ritorno.
Non è che quanto sopra escluda la prima possibilità considerata, desidero solamente esprimere la maggiore difficoltà a reperirla.
Lungi da me se non la constatazione dell’enormità dello spazio a disposizione che in conclusione mi sento di segnalare, anche e soprattutto per la mancanza di esperienza e/o specifica competenza, e che potrebbe comportare una qualche difficoltà o rappresentare un argomento a favore.
Chiaramente a chi cerca soluzioni per invertire una certa rotta che non pare, malgrado gli accennati miglioramenti, essere semplice ma complicata, di grande impegno e di ricerche non solo di mercato, non mi rimane che augurare un buono e proficuo lavoro.







