L’analista di gaming Mauro Natta sottolinea come la professionalità degli addetti rivesta un ruolo sempre centrale nei casinò.
di Mauro Natta
Mi è stato domandato se dalla mia lunga esperienza nella sala da gioco quale percentuale poteva assegnarsi alla professionalità degli addetti direttamente e indirettamente alla attività del giocatore.
Ebbene la mia risposta, dopo aver fatto presente al mio interlocutore che avevo prestato servizio come impiegato di roulette francese tradizionale tavoli doppi compresi, alla cassa di sala e un più breve periodo all’ufficio cambio assegni in un periodo che potremmo definire delle vacche grasse, che la situazione economica del momento era alquanto differente, non potei fare a meno di esprimermi come segue.
Prima di tutto il cliente giocatore deve essere trattato con educazione, il chiamare il capo tavolo e fare intervenire l’ispettore è un segnale che indica la rilevanza della discussione eventuale solitamente apprezzata dal giocatore anche per la considerazione che ne segue. Ma dobbiamo aggiungere la professionalità consistente nel dimostrare competenza e savoir faire.
C’è poi da considerare la clientela di qualità che, indubbiamente più dell’altra, apprezza le doti appena richiamate. Qui la professionalità acquisisce una caratteristica maggiormente rilevante perché le doti si apprestano ad essere paragonate con altri siti e spesso diventano il primo scalino della fidelizzazione.
Corrisponde al vero che alcuni giocatori possono essere noiosi e/o poco sopportabili ma occorre sempre aver presente il ruolo di chi ti permette di vivere bene. Sicuramente tutte le parti in causa devono pensare in questo modo ed agire di conseguenza, un simile comportamento potrebbe anche essere un pochino gravoso ma il pensiero precedente deve aiutare a rendere un lavoro gradevole o quanto meno simpatico. Un lavoro fatto bene ed uno fatto male, diceva mio nonno, hanno una sola differenza: pesano in maniera differente, provare per credere!
Provo ad iniziare citando un principio che non è il mio e che approvo in toto ma che molti ne approvano il contesto nel campo delle case da gioco: la prima attenzione è quella da rivolgere al cliente.
Questo appurato dai fatti e da mettere in prova anche perché non è, nel modo più assoluto, fonte di costo, lo si deve mettere in pratica compiutamente raggiungendo un risultato positivo: incremento della produzione!
Ripensando all’assenza di costi provo ad immettere nel ragionamento un principio che ha a che fare con la politica produttiva ed in particolare quella rivolta ad una frequentazione di qualità.
Ritengo non si possa negare che il futuro economico sia da considerarsi roseo, tutt’altro mi pare. Non vorrei ritornare sulla concorrenza su cui, unitamente a molti altri, mi sono dilungato a volte, forse troppe.
Ammettere che in un momento come l’attuale si debba operare non tanto per incrementare l’esistente gioco online contro il quale non ho nulla, che non ha certamente alcuna necessità di interventi a favore, quanto richiamare nuova e precedente frequentazione facendo leva su diversificazione e servizi alla clientela.
In tema di diversificazione non intendo soffermarmi, molti ne hanno scritto e altrettanti l’hanno consigliata sia per i giochi che per manifestazioni ed eventi mirati. Neppure vorrei richiamare l’attenzione sul criterio di politica produttiva che il un momento come quello richiamato si presenta di attualità: adeguamento dell’offerta alla domanda,
Questo ultimo, se mi permettete, suggerimento trova realizzazione in un mix tra l’istituzione di un corso permanente allo scopo di ottenere, in primis, la multifunzionalità del personale addetto al gioco e in contemporanea o quasi la competenza e la professionalità in assenza delle quali è arduo pensare ad una vera frequentazione di qualità.
Per farla breve, e scusatemi se non mi sorregge l’ottimismo, vedo una eccessiva considerazione del pericolo di spese che potrebbero incidere sui ricavi, più verso l’alto le prime e in senso contrario i secondi.
Chiudo ponendo mente a un comportamento che immagino quale conseguenza di un pensiero simile al precedentemente espresso anche se pessimistico: un ricorso al servizio, ivi compreso quello della sala da gioco, al minor costo possibile e conseguentemente un incremento della concorrenza a fronte di un preventivabile segno opposto relativamente si ricavi anche se trovano una diminuzione dei costi.
Foto di Hunters Race su Unsplash







