Il Tar Lazio sospende il giudizio sul ricorso di un operatore contro una sanzione da 75mila euro, disposta dall’Agcom per presunta violazione del divieto di pubblicità al gioco.
Il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio ha pubblicato un’ordinanza di sospensione impropria del giudizio – in attesa di pronuncia della Corte Costituzionale – a proposito del ricorso presentato da un operatore contro l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) per ottenere l’annullamento di una sanzione di 75mila euro per violazione del decreto Dignità, convertito in legge nel 2018.
Secondo la legge in questione, si vieta lo svolgimento di qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi e scommesse con vincite in denaro, nonché del gioco d’azzardo, comunque effettuata e su qualunque mezzo. Per i trasgressori è prevista una multa del 20% del valore della sponsorizzazione con un limite minimo di 50mila euro per violazione.
Nell’ordinanza del Tar si legge che è “onere delle parti richiedere la fissazione dell’udienza per la prosecuzione del giudizio entro il termine di legge applicabile nella fattispecie, stabilendone la decorrenza dalla data di pubblicazione della decisione della Corte Costituzionale che definirà il giudizio”.
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