Fiamma tricolore: ‘Nuovo verifica bilanci Casinò Campione, tardiva operazione verità’

La Fiamma tricolore ritiene tardiva la nuova verifica sui bilanci del Casinò Campione d’Italia dal 2011 al 2018.

 

Il recente annuncio di una verifica sui bilanci del Casinò di Campione d’Italia dal 2011 al 2018, promosso dall’ormai ex presidente Mario Venditti, “non può che lasciare profondamente perplessi. Parliamo di un’iniziativa che arriva a oltre sette anni dal fallimento del 2018, in un contesto dove le eventuali responsabilità civili sono ormai prescritte, e i danni economici e sociali subiti dalla comunità campionese restano incalcolabili”. Queste le parole del segretario organizzativo comasco della Fiamma tricolore Carlo Russo, che ricorda inoltre che “la figura del promotore stesso. Mario Venditti, ex procuratore della Repubblica a Pavia, è attualmente sotto inchiesta da parte di due procure: Brescia e Pavia”, una notizia in verità ufficializzata solo successivamente alla richiesta di arbitrato, che risale al 9 settembre, mentre la delibera di procedere in tal senso risale al dicembre 2024.

Nonostante questo, secondo Russo la circostanza dell’inchiesta “è un fatto che non può essere ignorato, tanto più alla luce della delicatezza del ruolo ricoperto da Venditti all’interno di una struttura pubblica di enorme impatto economico e simbolico. Come può una figura coinvolta in accertamenti giudiziari, per fatti legati al suo passato da magistrato, farsi oggi promotore di una ‘operazione verità’ sui conti del Casinò? E soprattutto: perché solo ora? Perché alla vigilia delle sue dimissioni? Dove sono stati finora il coraggio, la trasparenza, l’onestà intellettuale?”. C’è da precisare che le dimissioni di Venditti sono arrivate settimane dopo e dunque resta da dimostrare che, al momento della richiesta di arbitrato e tanto più al momento della sua delibera, Venditti sapesse già che si sarebbe dimesso, o che avrebbe voluto, potuto o dovuto farlo.
Il Movimento Sociale Fiamma Tricolore – Federazione di Como esprime comunque “forte scetticismo e condanna la gestione politicamente ambigua di tutta questa vicenda. Ci troviamo di fronte all’ennesima operazione istituzionale che arriva fuori tempo massimo“.