Cgia Mestre: ‘Crescita gioco online trainala raccolta, ma le slot guidano il gettito’

Lo Studio sul settore dei giochi in Italia realizzato dalla Cgia di Mestre e presentato da As.tro evidenzia la crescita del mercato del gaming online (+153%) e la riduzione del gioco fisico (- 12%) rispetto al 2019.

Nel 2024, la raccolta dell’intero settore del gioco legale ha raggiunto l’ammontare di 157,4 miliardi di euro: le vincite sono state pari a 135,8 miliardi di euro, e la spesa dei giocatori è stata pari a 21,5 miliardi, di cui 11,5 miliardi sono andati all’erario e 10 miliardi alla filiera (fatturato). La crescita della raccolta nel periodo 2021-2024 è stata del 42 percento rispetto al 2019 ed è spiegata totalmente dall’aumento del gioco online. Infatti, nel medesimo periodo questo è aumentato di oltre 1 volta e mezza (+153 percento), mentre il gioco fisico non ha ancora recuperato i livelli del 2019 (-12 percento). Questi i dati svelati oggi dalla Cgia di Mestre attraverso lo “Studio sul settore dei giochi in Italia 2024 – Focus su apparecchi con vincita in denaro e online”, presentato a Roma all’interno di un evento organizzato dall’associazione Ast.ro-Assotrattenimento 2007. All’interno di questo quadro di sintesi, si possono rilevare andamenti differenziati che sono il sintomo di nuove tendenze di mercato.

Guardando alle tendenze del gioco online, si vede che, sebbene nel medesimo periodo (2019-2024) siano cresciute tutte le tipologie di gioco, la crescita dell’intero comparto online può essere spiegata quasi interamente (per il 95 percento) da tre tipologie di gioco: le slot online (la cui crescita è pari al 53 percento della crescita dell’online), i giochi di carte organizzati in forma diversa dal torneo (28 percento) e i giochi a base sportiva (14 percento).

Nel gioco fisico tre tipologie di gioco registrano un trend di crescita: lotto e lotterie (+18 percento sul 2019), i giochi a base sportiva (+33 percento) e il Bingo (+1 percento); Tuttavia, i loro andamenti positivi non sono sufficienti a controbilanciare il rilevante calo, sia in termini assoluti (-13,9 miliardi) che in percentuale (-30 percento), delle Awp (Amusement with prizes) o delle Vlt (Videlottery); più lieve la perdita per i giochi numerici a totalizzazione (-0,6 percento) e per quelli a base ippica (-3,8 percento). In particolare, dopo il forte impatto negativo del biennio pandemico, il comparto degli apparecchi con vincita in denaro ha confermato alcune tendenze di contrazione. Nel 2024 si è registrata una ulteriore riduzione della rete di vendita, con la scomparsa di circa 3mila apparecchi Awp e 1.100 esercizi commerciali rispetto al 2023, consolidando un calo di 16.000 apparecchi rispetto al 2019 (-6,3 percento) e di oltre 8.400 esercizi (-14,4 percento). Contrazione che interessa in maniera prevalente la rete degli esercizi “generalisti” (bar, tabacchi, edicole, ristoranti etc.). La raccolta complessiva degli apparecchi con vincita in denaro è scesa ancora, raggiungendo quota 32,6 miliardi di euro, valore inferiore di quasi il 30 percento rispetto al 2019, con un calo del 3,3 percento rispetto all’anno precedente.

Tale contrazione ha caratterizzato soprattutto le Awp, con una flessione del 6 percento rispetto al 2023 e di oltre il 30 percento rispetto al 2019, spiegando il 92 percento del calo della raccolta degli apparecchi con vincita in denaro.

A differenza delle Awp, il trend della raccolta delle Vlt nel periodo post-Covid evidenzia una tendenza complessivamente positiva. Nel 2023 si registra un incremento moderato rispetto al 2022 (+2,7 percento), mentre nel 2024 si è verificata una sostanziale stabilizzazione sui medesimi livelli (-0,5 percento) dell’anno precedente. Tuttavia, permane un divario significativo rispetto al 2019: la raccolta del 2024, pari a 16,6 miliardi di euro, risulta inferiore del 29,4 percento rispetto all’anno di riferimento.

Analizzando la rete di vendita emergono segnali positivi che devono essere interpretati con prudenza. Infatti, se il confronto con il 2019 resta negativo (- 11% degli esercizi e -4,9 percento degli apparecchi), nell’ultimo anno il numero degli esercizi si è sostanzialmente stabilizzato e si osserva un lieve aumento degli apparecchi. Si rileva inoltre una crescita della dimensione media delle sale: da 10,7 Vlt per sala nel 2015 a 12,6 nel 2024.

Il quadro fiscale

Dal punto di vista fiscale, il comparto fornisce un contributo significativo per l’erario, con un Preu pari a 5,2 miliardi di euro. Tuttavia, in linea con l’andamento della raccolta, si registra un lieve decremento nel triennio successivo alla pandemia da Covid-19. Rispetto al gettito del 2019, si evidenzia una diminuzione di circa 1,4 miliardi di euro. Il gettito derivante da Awp/Vlt resta comunque rilevante, rappresentando il 45,6 percento dell’intero comparto del gioco legale. Oltre al Preu, le imprese operanti nel settore Awp/Vlt contribuiscono attraverso numerose ulteriori forme di imposizione fiscale che incrementano il consistente apporto nelle casse dello Stato. Tali oneri comprendono Irpef/Ires, addizionali Irpef, Irap, Tari, diritto camerale, iscrizione al Ries e contributi previdenziali, che nel 2024 ammontano complessivamente a 788 milioni di euro, portando la contribuzione totale a circa 6 miliardi di euro.  Si evidenzia inoltre che anche queste entrate supplementari hanno subito una riduzione rispetto al 2019, consequenziale alla contrazione del fatturato e dei margini del settore.

La situazione della filiera

Si conferma la continua contrazione sia del numero di addetti che delle imprese nel settore. In particolare, rispetto al 2019, nel 2024 si registra una diminuzione di oltre 10.000 occupati e 9.900 imprese. Questi cali, superiori al 16 percento, rispecchiano il decremento del margine del comparto.

Si stima che a fine 2024 le imprese operanti nella filiera degli apparecchi con vincita in denaro siano 50.516, di cui 39.969 esercizi generalisti e 10.547 dedicati principalmente al gioco legale e alla produzione.

Il numero degli occupati – intesi come unità di lavoro sostenute dal sistema Awp/Vlt – è stimato attorno alle 41.000 unità.

Nel corso del 2024, sul piano normativo, è stato adottato e reso operativo il decreto legislativo n. 41 del 25 marzo 2024, che ha riorganizzato il quadro regolamentare relativo al settore dei giochi pubblici a distanza (gioco online). Durante l’anno sono state ripetutamente prorogate le concessioni e sono stati emanati provvedimenti volti all’attuazione della riforma nonché all’emissione del bando per l’assegnazione delle nuove licenze nel comparto del gioco online.

Con determina del 17 settembre 2025, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha ufficialmente comunicato gli operatori aggiudicatari delle nuove concessioni per il gioco online. Sono stati assegnati complessivamente 52 titoli concessori a 46 operatori, di cui 33 italiani e 13 stranieri.

Tale risultato supera la soglia delle 50 concessioni prevista dalla relazione tecnica allegata al D.Lgs. 41/2024, generando un incremento di gettito fiscale.

In particolare, l’extragettito ammonta a 14 milioni di euro, derivanti da un contributo straordinario di 7 milioni di euro per ciascuna delle due concessioni eccedenti il limite previsto.

Nel 2024 il gioco online ha realizzato una raccolta di 92 miliardi di euro, di questa cifra quasi il 95 percento pari a 87 miliardi è stato restituito ai giocatori sotto forma di vincite, dei rimanenti 5 miliardi circa 1,1 sono confluiti nelle casse dello Stato come prelievo tributario, mentre 3,8 sono rimasti alla filiera.

Si tenga presente che la remunerazione che rimane alla filiera (pari al 4,2 percento della raccolta) corrisponde al fatturato del settore, con il quale si dovranno “coprire” i costi fissi, variabili, gli oneri finanziari e tributari, il costo del lavoro dei dipendenti. Inoltre, l’eventuale utile residuo sarà sottoposto alla tassazione ordinaria.

Negli anni successivi alla pandemia, nonostante la riapertura dei punti vendita fisici e la cessazione delle restrizioni alla mobilità, il settore del gioco online ha continuato a registrare una solida crescita. Dopo un rallentamento moderato nel 2022 (+4 percento), nel 2023 e nel 2024 la spesa è aumentata rispettivamente del 13 e del 16 percento, percentuali significative considerando l’ampiezza della base di riferimento per il calcolo delle variazioni congiunturali.

Il 2024 si è distinto come anno di crescita record in termini assoluti, con un incremento pari a 5.074 milioni di euro.

Nel corso del 2025 si assisterà alla piena attuazione delle disposizioni sulla riforma del gioco online con una razionalizzazione e diminuzione dei soggetti che vi operano. In particolare, i concessionari gestiranno direttamente i siti online per l’accesso al gioco ed è probabile che si vada verso una riduzione dei punti vendita ricarica.