Fiamma tricolore: ‘Casinò Campione, verificare impianto di videosorveglianza’

La Fiamma tricolore scrive al prefetto di Como sollecitando verifiche sul sistema di videosorveglianza in attività al Casinò Campione d’Italia.

 

Lunghi momenti di apprensione al Casinò Campione, dove un anziano cliente si è smarrito all’interno della struttura ed è stato ritrovato solo diverse ore. Al di là del caso specifico, esso costituisce lo spunto per una nuova lettera indirizzata al prefetto di Como Corrado Conforto Galli nella quale la Fiamma tricolore di Como, per voce del segretario organizzativo Carlo Russo, chiede un intervento e una verifica sulle “criticità inerenti alla sicurezza e alla gestione del Casinò di Campione d’Italia”.
Quanto accaduto infatti “solleva interrogativi urgenti sul corretto funzionamento del sistema di sicurezza interna. Se i sensori antintrusione nelle aree riservate o non adibite al gioco fossero stati funzionanti, l’incidente si sarebbe probabilmente evitato. Ci chiediamo, con seria preoccupazione: cosa sarebbe potuto accadere se, al posto di un cittadino in difficoltà, si fossero introdotti soggetti con intenzioni ben più pericolose?”.

La Fiamma tricolore chiede dunque al prefetto di intervenire affinché “vengano ripristinati i controlli comunali e amministrativi all’interno del Casinò, analogamente a quanto previsto nelle altre case da gioco presenti sul territorio nazionale. In particolare, si auspica la reintroduzione di un presidio fisso delle Forze dell’ordine, ritenuto imprescindibile per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica”.

Il partito comasco chiede inoltre che “venga disposta una verifica trasparente e approfondita sugli appalti affidati per l’impianto di videosorveglianza realizzato dopo la riapertura della struttura nel 2018, chiarendo pubblicamente chi ha disposto l’installazione del sistema; chi ne ha curato la progettazione e la realizzazione; chi ne ha certificato l’efficienza e autorizzato il collaudo finale”.
Tale verifica è, secondo la Fiamma tricolore, “necessaria per garantire la piena conformità alle normative vigenti, nonché per tutelare i lavoratori, gli utenti della struttura e l’interesse collettivo”.