Grazie al sostegno di Brightstar, il quartiere romano dell’Ostiense assume un volto nuovo con un progetto che unisce arte pubblica, memoria storica e cura del territorio.
Il quartiere Ostiense si trasforma grazie a Dots Connecting Ostiense, un progetto di rigenerazione urbana partecipata fortemente voluto da Brightstar, azienda leader a livello mondiale nel settore delle lotterie, con il patrocinio del Municipio VIII di Roma, curato da Industrie Fluviali e il coordinamento di LifeGate e Polimera. L’intervento nel suo complesso crea un nuovo percorso tra la Piramide Cestia e via del Porto Fluviale, interessando viale del Campo Boario, piazza Bottego e il sottopasso ferroviario in via delle Conce. Un percorso che si snoda tra arte pubblica e cura del verde. Dots è un gesto concreto per contribuire a valorizzare l’identità di uno dei quartieri più iconici della Capitale.
Un quartiere che racconta la sua storia
Nato nei primi anni Dieci del Novecento come prima area industriale di Roma, l’Ostiense ha beneficiato della vicinanza al fiume Tevere e alla ferrovia per lo sviluppo delle attività produttive. Oggi conserva tracce indelebili del suo passato, come il Gazometro, la Centrale Montemartini, i Mercati Generali e la Piramide Cestia. Negli ultimi quindici anni, il quartiere è stato protagonista di interventi di street art, recupero di spazi inutilizzati e valorizzazione di siti di archeologia industriale.
Dots rappresenta un nuovo inizio: un’azione diffusa che coinvolge la comunità locale, favorendo la riappropriazione attiva dei luoghi da parte di chi li abita.
Quando l’arte diventa protagonista del cambiamento
Il progetto Dots Connecting Ostiense ha coinvolto tre artisti di fama internazionale che con la loro arte hanno contribuito a rendere il quartiere più vivace:
Alice Lotti con l’opera di asphalt art “Passaggi”, che si sviluppa per 915 mq in viale del Campo Boario e Piazza Bottego, racconta il territorio attraverso quattro temi principali: la storia, il paesaggio, l’architettura e le persone. Alice Lotti ha scelto simboli fortemente legati alla zona, come le Mura Aureliane, la Piramide Cestia, Porta San Paolo, il Monte dei Cocci e il Porto Fluviale. Al centro del progetto c’è la figura femminile; l’opera rende omaggio alle donne che hanno fatto la storia, in particolare a quelle che hanno partecipato alla Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale“Passaggi” è un’opera di arte pubblica e partecipata pensata proprio per essere attraversata;
Moneyless, con l’intervento di asphalt art “Le telegrafiste”, che si sviluppa per oltre 590 mq in via delle Conce e sotto il ponte della Ferrovia; un’opera ispirata ai binari e al telegrafo, simboli dell’infrastruttura storica dell’Ostiense che richiama il ruolo delle donne nei progressi sociali e tecnologici del territorio e che racconta la storia dell’avvento delle telecomunicazioni e delle telegrafiste assunte per la prima volta durante la seconda guerra mondiale, una prima esperienza di emancipazione femminile. Per valorizzare l’opera e garantire una maggiore sicurezza nel transito pedonale il Municipio VIII di Roma è intervenuto con un’illuminazione aggiuntiva all’interno del sottopasso;
Geometric Bang firma un murale di 240 mq lungo via del Porto Fluviale, “Volti del quartiere”. L’intervento artistico si articola in una sequenza di riquadri narrativi che alternano ritratti stilizzati, elementi architettonici e composizioni geometriche astratte. L‘opera intende valorizzare la memoria storica e produttiva del quartiere Ostiense, restituendo visibilità a figure emblematiche del suo passato industriale: lavoratrici della Saccheria Sonnino, operaie del Lavatoio Lanario e dei mercati generali. I soggetti, rappresentati con uno stile essenziale e immediato, assumono il ruolo di testimoni simbolici di una memoria collettiva operaia, con particolare attenzione al contributo femminile nello sviluppo economico e sociale del territorio.
Green Up, le aiuole come presidi civici
Dots non è solo arte: è anche cura del verde urbano. L’iniziativa “Green Up” ha coinvolto la cittadinanza nella riqualificazione delle aiuole lungo Campo Boario, restituendo bellezza e funzionalità agli spazi pubblici e promuovendo una cultura ecologica e condivisa. La forza di “Green Up” risiede nella continuità dell’azione: non un evento isolato, ma un impegno collettivo che dura nel tempo, supportato da strumenti, totem informativi e attività educative.
Dots mostra come sia possibile rigenerare la città non solo con interventi fisici, ma attraverso un patto tra persone. Un progetto che fonda il suo modello sulla partecipazione, sull’ascolto delle energie locali e sull’attivazione delle risorse già presenti nel territorio. Da questa esperienza è nata una piattaforma capace di accogliere il contributo di cittadini, imprese, istituzioni e associazioni in un’ottica di corresponsabilità.
“Dots Connecting Ostiense si inserisce perfettamente in un percorso di valorizzazione dell’identità del quartiere Ostiense, tra area archeologica e industriale e nuovo distretto della creatività e della conoscenza. Un percorso non solo di rappresentazione ma di connessione comunitaria per cui ringrazio Brightstar che ha sostenuto il progetto, Industrie Fluviali per la cura, LifeGate e Polimera per il coordinamento e gli artisti Alice Lotti, Moneyless e Geometric Bang che lo hanno realizzato”, spiega Amedeo Ciaccheri, presidente Municipio Roma VIII.
“Siamo orgogliosi di aver collaborato con il Comune di Roma, in particolare con il presidente dell’VIII Municipio, per rendere il nostro quartiere più vivace e accogliente. Mentre il Comune ha curato gli interventi strutturali, noi abbiamo scelto di raccontare l’anima del territorio attraverso l’arte e la cura del verde. Abbiamo coinvolto tre street artist italiani di fama internazionale per sviluppare progetti che narrano la storia del quartiere, delle sue persone e, soprattutto, delle donne che qui hanno vissuto, lavorato e lottato. Gesti concreti per essere utili, presenti, vicini. Questo è il nostro modo di fare la differenza”, afferma Enrica Ronchini, responsabile Relazioni esterne e comunicazione di Brightstar.
“Con Dots abbiamo voluto costruire un patto tra le persone e i luoghi, unendo memoria, creatività e cura quotidiana. L’Ostiense è un quartiere che cambia velocemente e la sua forza risiede proprio nelle storie e nelle energie di chi lo abita. Il nostro impegno con Polimera è far sì che questa trasformazione non sia solo estetica, ma diventi un processo condiviso, capace di generare legami duraturi e un nuovo senso di appartenenza”, aggiunge Federico D’Orazio, curatore del progetto, Co-fondatore Polimera.
Brightstar e il brand urbanism
Non è la prima volta che Brightstar promuove progetti di rigenerazione urbana: l’azienda è tra i principali attori italiani del brand urbanism. Nel 2022 è stato realizzato il Casilino Sky Park, il primo Sky Park italiano che ha trasformato il tetto di un parcheggio multipiano in una piazza a cielo aperto, dedicata alla socialità, dove lo sport, l’arte e la cultura sono i protagonisti. Nel 2024, Brightstar ha voluto e sostenuto Tunnel Boulevard, un’opera di riqualificazione urbana dei tunnel ferroviari di via Pontano a Milano, con azioni di risanamento, design sociale e arte pubblica e l’apertura di un nuovo skatepark diffuso per la cittadinanza.
la foto di apertura è Volti del quartiere di Geometric Bang, la seconda Passaggi di Alice Lotti