Il Documento programmatico di finanza pubblica approda nelle Aule di Camera e Senato, intanto a Montecitorio si allungano i tempi per l’esame della Pdl ippicoltura.
Dopo un breve esame da parte delle competenti commissioni di Camera e Senato, audizioni durante le quali sono in realtà state fatte poche focalizzazioni sul gioco e i relativi pareri favorevoli, il Documento programmatico di finanza pubblica per il 2025 approda quest’oggi, 9 ottobre, nelle due Aule, così da potere esprimere il parere finale al Governo. Nel Documento e nei suoi allegati i riferimenti al gioco scarseggiano, fatta eccezione per la riforma dell’ippica, collegata alla Manovra di finanza pubblica.
Si tratta, come ampiamente noto, del provvedimento propedeutico al disegno di legge di bilancio 2026 che dovrebbe approdare in consiglio dei ministri nella giornata di lunedì 13 ottobre e al quale anche il settore del gioco guarda con grande attenzione.
Intanto, nel corso dei lavori dell’Aula di Montecitorio di ieri 8 ottobre è stato annunciato che il presidente della Commissione agricoltura ha rappresentato l’esigenza – sulla quale ha convenuto all’unanimità l’Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti di gruppo della Commissione medesima – di posticipare al prossimo calendario dei lavori, e comunque non prima del 24 novembre, l’avvio dell’esame in Assemblea, attualmente previsto per la seduta di lunedì 20 ottobre, della proposta di legge n. 329, recante disciplina dell’ippicoltura e a prima firma della deputata di Italia Viva Maria Chiara Gadda. Non è certo la prima volta che l’esame di questa proposta di legge subisce uno slittamento, tant’è che inizialmente era calendarizzata per gennaio 2025.
La Pdl, in estrema sintesi, si prefigge di consentire, attraverso la definizione di un nuovo e adeguato contesto normativo, lo sviluppo e il rafforzamento della filiera degli equidi, con particolare riferimento all’allevamento dei cavalli.
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