Oggi a Palazzo Chigi si svolge il vertice di maggioranza sulla prossima legge di bilancio, con la partecipazione della premier Giorgia Meloni e del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
L’incontro ha l’obiettivo di definire le misure principali di una manovra da circa 16 miliardi, in cui si dovrà coniugare rigore dei conti e sostegno ai settori strategici. Tra i temi immediati sul tavolo ci sono pensioni, fisco, lavoro e incentivi alle imprese. Sul fronte previdenziale, il governo intende bloccare l’aumento automatico dell’età pensionabile previsto dal 2027, valutando soluzioni che ne riducano l’impatto economico e sociale. Sulla tassazione, si lavora a un possibile taglio dell’Irpef per il ceto medio, mentre restano da definire la rottamazione delle cartelle e il rifinanziamento di misure a sostegno delle famiglie e della sanità.
In parallelo, il riordino del gioco pubblico rappresenta uno dei capitoli attesi della prossima manovra, almeno da parte dell’industria e dei vari stakeholder coinvolti, anche se non sarà probabilmente affrontato nel vertice odierno. Dopo l’avvio del riordino per il gioco online, il comparto retail continua a operare in un quadro normativo frammentato, senza un testo unico che raccolga le numerose disposizioni vigenti. La delega fiscale prorogata al 2026 prevede un intervento specifico per mettere ordine in questo settore, garantendo certezza normativa agli operatori e tutela ai consumatori.
Le ipotesi sui giochi
Il riordino dei giochi, come noto, dovrà bilanciare più obiettivi: assicurare entrate stabili per lo Stato, tutelare i lavoratori e le imprese della filiera, contrastare il gioco illegale e proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione. La complessità normativa, unita alla necessità di coordinamento tra Mef ed enti locali, rende il tema particolarmente delicato e strategico per la prossima legge di bilancio: anche se, con l’occasione, il governo potrebbe pensare di utilizzare la manovra finanziaria anche per fare altri interventi relativi al comparto. Da un lato, per risolvere le varie criticità emerse (meglio, esplose) in queste ultime settimane: dalla normativa sul gioco online nei pubblici esercizi – come anticipato anche dal sottosegretario Federico Freni – che potrebbe essere affrontata in legge di bilancio, alla complessa gestione delle concessioni del gioco terrestre, all’indomani delle recente pronuncia del Consiglio di Stato che ha cambiato le carte in tavola, ritenendo le attuali proroghe incompatibili con il diritto comunitario. Ma nella stessa occasione, tuttavia, l’esecutivo potrebbe anche valutare altre misure allo scopo di fare cassa e trovare la difficile quadratura dei conti: per esempio anticipando una delle prossime gare mono-concessione. Ma per il momento è ancora tutto da definire.
Così, mentre oggi l’attenzione della maggioranza è concentrata sui nodi immediati della manovra, il settore dei giochi resta un capitolo da affrontare nei prossimi mesi, destinato a incidere sia sul gettito fiscale sia sulla regolazione di un mercato di rilevanza economica e sociale.