Mef, tasse e imposte su attività di gioco garantiscono quasi 4 miliardi in sette mesi: Preu pesa per l’80%.
Porta una cifra a nove zeri pari a 3.789.824.302,06, la voce tasse e imposte su attività di gioco nell’elenco degli incassi per entrate del bilancio dello Stato. La somma di 3,78 miliardi di euro fa riferimento in particolare al periodo gennaio-luglio 2025 ed è composta per quasi l’80% dal Preu, il Prelievo erariale dovuto ai sensi del decreto legge 30 settembre 2003, n. 269, sugli apparecchi e congegni di gioco, di cui all’art. 110, comma 6, del regio decreto n. 773 del 1931.
Nel dettaglio, ancora, si vede come nel documento del Mef 240,9 milioni derivino dai proventi delle attività di gioco; 297 milioni dalla quota del 40% dell’imposta unica sui giochi di abilità e sui concorsi pronostici e 42 milioni dal Diritto fisso erariale sui concorsi pronostici.
A questi si aggiungono oltre 366,2 milioni di euro dalla ritenuta del 6% sulle vincite del gioco del Lotto; 356,8 milioni dai Proventi relativi ai canoni di concessione per la gestione della rete telematica relativa agli apparecchi da divertimento ed intrattenimento ed ai giochi numerici a totalizzatore nazionale; 944.606 euro dal versamento di somme da parte dei concessionari di gioco praticato mediante apparecchi e congegni.
Oltre 104,8 milioni di euro sono iscritti alla voce dei proventi dal gioco del Bingo; oltre 246,9 milioni dalla Quota del 35% dell’imposta unica sui giochi di abilità e sui concorsi pronostici; 176,4 milioni di euro dalla quota del 25% dell’imposta unica sui giochi di abilità e sui concorsi pronostici; 20,9 milioni di euro dall’imposta sugli intrattenimenti; 628.867.413 euro dai proventi del Lotto; 1.033.914.873 euro dai proventi derivanti dalla vendita dei biglietti delle lotterie nazionali a estrazione istantanea.