Il sindaco di Monza dispone lo spegnimento degli apparecchi da gioco autorizzati in trre fasce orarie, per un totale di sei ore.
Il sindaco di Monza Paolo Pilotto “ordina che il funzionamento e l’esercizio di apparecchi e congegni automatici da gioco disciplinati all’art. 110 comma 6, del R.D. 773/1931 presenti in esercizi autorizzati ex art. 86 ed esercizi autorizzati ex art. 88 Tulps, vengano interrotti su tutto il territorio comunale nelle seguenti fasce orarie: dalle ore 7.30 alle ore 09.30, dalle ore 12.00 alle ore 14.00 e dalle ore 19 alle ore 21 di tutti i giorni, festivi compresi. Gli apparecchi di cui sopra, nelle ore di sospensione del funzionamento, devono essere spenti tramite l’apposito interruttore elettrico di ogni singolo apparecchio ed essere mantenuti non accessibili”.
Lo si legge nell’ordinanza firmata dal primo cittadino, nella quale si dispone anche che “in tutti gli esercizi in cui sono installati apparecchi con vincita in denaro di cui all’art. 110, comma 6, del Tulps R.D. 773/1931, il titolare della relativa autorizzazione di esercizio (o titolo equivalente) è tenuto ad osservare, oltre a quanto sopra indicato, anche la seguente disposizione: obbligo di esposizione all’esterno e all’interno del locale di un cartello (di dimensioni minime cm 30×40) indicante l’orario di apertura delle sale giochi e di funzionamento degli apparecchi”.
Nella lunga premessa alle disposizioni finali, il sindaco evidenzia che “dai dati ufficiali del Serd- Asst – Monza nell’anno 2024 le persone assistite e affette da patologia da gioco d’azzardo nella provincia di Monza Brianza sono 230, con un trend costante degli ultimi tre anni. In particolare, le persone residenti a Monza assistite dai medesimi servizi Serd sono 44”, che “la specifica dei residenti a Monza in cura al servizio dipendenze sono in costante aumento, escludendo il periodo della pandemia durante il quale
per diverso tempo il gioco fisico lecito è stato inibito”, e che “i dati ufficiali del Serd- Asst – Monza nell’ultimo quinquennio sono i seguenti: Anno 2020 n.29 pazienti, anno 2021 n.33 pazienti, anno 2022 n.26 pazienti, anno 2023 n.28 pazienti”.
Foto di Lucian Alexe su Unsplash