Strumento di programmazione finanziaria all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri, Governo verso manovra di bilancio e riordino del gioco.
Anche il settore del gioco pubblico, destinato al tanto atteso riordino, rientrerà inevitabilmente tra gli argomenti della manovra di bilancio 2026-28 e già nella serata di giovedì, un primo appuntamento cruciale per il Consiglio dei ministri sarà quello col Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp).
Sulle azioni di cassa, lo Stato Italiano risultava già ben visto dall’Ue e sono attese conferme. Le entrate che derivano dal comparto del gioco non sono secondarie, ma non lo è neppure l’esigenza degli operatori di settore di una libertà d’impresa, sotto regole certe e possibilmente non discriminanti nella distribuzione territoriale, nonché lontana da concorrenza illegale.
Stando alle scadenze tecniche entro il 15 ottobre il Documento in questione dovrà essere inviato alla Commissione europea e all’Eurogruppo, mentre il 20 ottobre sarà il giorno della presentazione ufficiale della manovra in Parlamento. A novembre arriverà la valutazione di Bruxelles e, come da prassi, entro il 31 dicembre Camera e Senato dovranno approvare per l’entrata in vigore dal 1° gennaio 2026.
Garantire stabilità ai conti pubblici e intervenire a sostegno della crescita e dei redditi saranno i fari guida per l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni che per il riordino del gioco si è dato tempo fino all’estate prossima. Non è escluso da questo punto di vista che un importo dai ricavi del gioco possa essere assegnato a Regioni ed enti locali. Dagli addetti ai lavori la maggiore sofferenza del comparto in termini di raccolta è stata evidenziata anche di recente in relazione alle Awp e non manca mai l’appello ad adottare misure contro le sale Internet ‘mascherate’, che consentono accesso a siti di gioco illegale.
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