Il deputato di Azione Fabrizio Benzoni sollecita l’avvio della riforma delle scommesse ippiche, anche attraverso il confronto con gli operatori.
“Avviare un intervento di riforma organica del comparto delle scommesse ippiche, anche attraverso il confronto con gli operatori del settore, al fine di definire un assetto regolatorio chiaro e sostenibile che consenta al comparto di disporre di fonti di finanziamento certe, stabili e coerenti con i principi del gioco legale e responsabile.” Questa la sollecitazione che giunge al ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e a quello dell’Economia e delle finanze Giovanni Giorgetti dal deputato di Azione Fabrizio Benzoni che, in una interrogazione a risposta scritta, sottolinea che “l’ippica rappresenta un settore di rilevante valore culturale, economico e territoriale, in quanto espressione della tradizione allevatoriale e sportiva nazionale e strumento di presidio economico e sociale di numerosi contesti territoriali decentrati, a prevalente vocazione agricola e zootecnica” ma che “da tempo il comparto vive una profonda crisi strutturale dovuta a svariati fattori, come la riduzione degli investimenti pubblici, l’obsolescenza di molti impianti ippici, il calo del pubblico e la progressiva marginalizzazione nei circuiti mediatici”.
In particolare, “un elemento centrale è rappresentato dalla contrazione del volume delle scommesse ippiche, che storicamente hanno rappresentato un canale fondamentale di finanziamento per la sostenibilità economica dell’intera filiera – dalle attività di allevamento e allenamento alla gestione degli ippodromi e all’organizzazione delle corse; il contributo statale alle società di corse per il mantenimento degli impianti ippici, per lo più di proprietà pubblica, risulta immutato da oltre dodici anni e ulteriormente decurtato dall’ultima legge di bilancio (legge 30 dicembre 2024, n. 207), la quale ha comportato la riduzione del prelievo erariale a favore dell’ippica. Tale misura – denuncia il deputato di Azione – è stata adottata in assenza di un confronto con le categorie di settore e con le parti sociali interessate, e senza tenere in considerazione il reale impatto sull’intero comparto”.
Benzoni evidenzia in proposito che “le scommesse ippiche a quota fissa sono drasticamente calate – come dimostrano i dati dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli – con una conseguente riduzione delle risorse destinate al settore”.
Da parte loro, “gli operatori del settore hanno più volte denunciato, anche con toni accorati, il rischio di imminente collasso del settore ippico in assenza di una riforma urgente del settore delle scommesse legate all’ippica, sottolineando la necessità di una regolamentazione adeguata e sostenibili per il gioco legale e le scommesse legate alle corse dei cavalli” e infatti “l’assenza di un assetto normativo e regolamentare adeguato rischia di privare il comparto ippico della sua principale fonte di sostentamento economico, determinando effetti negativi su una pluralità di ambiti tra di loro interconnessi: il mantenimento delle strutture ippiche, la salvaguardia del patrimonio genetico delle razze equine italiane, la valorizzazione del ruolo dell’ippica come disciplina sportiva, culturale e identitaria a livello nazionale”.
Secondo il deputato, emerge dunque “con chiarezza la necessità di ripensare l’intero quadro normativo del settore in grado di fornire un quadro giuridico che coniughi le esigenze di legalità e trasparenza con quelle di sostenibilità economica e rilancio del comparto ippico”.
foto tratta dalla pagina Facebook di Fabrizio Benzoni