Verona, stop a nuovo centro scommesse e vlt: troppo vicino al poliambulatorio

Autorità non rilasciano licenze per distanziometro: meno di 400 m da un ‘luogo sensibile’: Tar conferma la linea

 

Respinto dal Tar del Veneto il ricorso con il quale una società aveva tentato di opporsi al mancato rilascio di licenza per l’apertura di un centro scommesse con installazione di vlt a Colognola ai Colli, nella provincia di Verona.

Il rifiuto era motivato dalla violazione del “distanziometro” previsto dalla legge regionale del Veneto, poiché la sede proposta si trovava a meno di 400 metri da un presunto “luogo sensibile”, identificato nel Poliambulatorio Galeno.

Il Tar ha respinto il ricorso, confermando che la struttura sanitaria ricadeva nella definizione di “luogo sensibile” e ritenendo le censure di incostituzionalità della normativa regionale manifestamente infondate, in linea con la giurisprudenza che tutela la salute pubblica.

La norma che si riteneva violata, e sulla cui base è stato respinto il rilascio delle licenze richieste, è l’articolo 7, comma 2, lettera f), della legge regionale del Veneto n. 38 del 10 settembre 2019. La violazione specifica riguardava il mancato rispetto della distanza minima tra il locale proposto per l’attivazione del punto di raccolta scommesse/installazione di video lottery terminal e un cosiddetto “luogo sensibile”.

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