Impegno, passione e spettacolo: sottosegretario Masaf fa il punto sui provvedimenti per innovare il settore dell’ippica
di Sara Michelucci
“L’attenzione del ministero e del governo Meloni rispetto all’ippica è quotidiana e soprattutto concreta, come evidenziato dalla promessa mantenuta di salvaguardare il settore dai tagli lineari previsti dalla legge finanziaria 2025, che hanno riguardato tutti i ministeri, Masaf compreso, e che, a prezzo di notevoli sforzi, tramite anche l’adozione di specifici emendamenti, siamo riusciti a scongiurare”. Così il sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra mette in evidenza la volontà del Masaf di rendere l’ippica italiana sempre più credibile nel contesto internazionale, avviando anche una riforma strutturale che incida pure sulla governance
“Fin dal giorno del nostro insediamento al Masaf, insieme al ministro Lollobrigida, abbiamo affrontato temi insoluti da diverso tempo, ad esempio l’abbassamento al 5 percento dell’Iva sulla compravendita dei puledri, i maggiori controlli antidoping, la riorganizzazione degli uffici che si occupano di ippica, la promozione, la stesura dei calendari, la classificazione degli ippodromi con una metodologia dinamica in grado di premiare chi nel tempo saprà rispettare i parametri di crescita che come Masaf (ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste) ci siamo prefissati, ossia un diverso e più equo sistema di distribuzione delle risorse alle società di corse”.
“L’ippica è impegno, passione, spettacolo, cultura, amore per il cavallo. La visione strategica di medio e lungo periodo si basa su una nuova ‘cultura ippica’, una nuova filosofia basata su un approccio manageriale più moderno, oltre che sui presupposti che storicamente hanno fatto di questo settore un’eccellenza. Bisogna riportare il cavallo, il suo benessere e il rapporto uomo-cavallo al centro di ogni progetto di rilancio. Stiamo lavorando – annuncia – alla riforma delle scommesse. L’agenzia Ippica dovrà costituirsi come ente pubblico economico, con una struttura indipendente dal Masaf, che sarà solo un supervisore. Vogliamo un ente interamente dedicato ai cavalli, dall’allevamento alle corse”.
“Entro l’anno – garantisce La Pietra – intendiamo redigere il nuovo regolamento corse che punterà a migliorare la competitività del sistema, per accrescere la
professionalizzazione degli operatori, anche tramite corsi di formazione ad hoc, guardando al modello adottato dalle federazioni. Vogliamo avviare una riforma strutturale che incida anche sulla governance, di cui il settore ha urgentemente bisogno, per proporsi in termini competitivi in ambito internazionale, tenendo conto al tempo stesso dell’esigenza, nel medio-lungo periodo, di garantire la sostenibilità economico-finanziaria dell’intero settore. Il cambio di passo attuato è tangibile e lo dimostra anche l’andamento in crescita costante del volume di gioco su base mensile delle scommesse ippiche, in particolare quelle a quota fissa. Un termometro che non mente sul risveglio d’interesse intorno al sistema e che conferma come il nostro obiettivo sia quello di rendere l’ippica italiana sempre più credibile nel contesto internazionale, nonché sviluppare negli operatori di settore un modus operandi più imprenditoriale.”
L’approfondimento completo, anche sul modo di ripensare il concetto di ippodromo affinché sia attrattivo anche per le famiglie, sul numero di settembre-ottobre della rivista Ige Magazine.
Foto Masaf