Vincite e perdite nei tavoli dei casinò, in cerca di riscontri!

L’analista di gaming Mauro Natta propone una metodologia per riscontrare le vincite e le perdite di un tavolo da gioco nei casinò.

di Mauro Natta

Troppe volte mi hanno domandato come si ottiene il riscontro della vincita o della perdita di un tavolo da gioco nei casinò, ad esempio la roulette francese. Provo a spiegarlo possibilmente in modo comprensibile. Non è breve ma, senza dubbio e a mio parere, raggiunge lo scopo.
In una casa da gioco l’attività si svolge con l’ impiego di gettoni e contanti. All’inizio il gestore acquista una dotazione di gettoni e dispone di un importo in contanti.

I gettoni acquistati sono ripartiti tra riserva per la direzione ad esempio incremento numerico dei tavoli, riserva per la cassa di sala, dotazione per i tavoli da gioco e dotazione per la cassa di sala (nell’esempio ne prevediamo una soltanto). Alla cassa di sala viene fornita una congrua dotazione di contanti.
Per semplificare al massimo si immagina un tavolo da gioco di roulette con una dotazione in gettoni di 10.000. Due giocatori, il primo si reca al tavolo con 500 in contanti ed acquista gettoni per uguale importo, li gioca e li perde tutti. Il secondo va alla cassa di sala e compera gettoni contro contanti per 1.000, ne gioca 400 e vince, si ritira con 1.600 in gettoni, si reca alla cassa di sala con questi e incassa 1600.

A questo punto possiamo verificare le posizioni dei diversi intervenuti:
tavolo di roulette: dotazione 10.000 – 500 (gettoni comperati dal primo giocatore e perduti + 500) + 500 contanti (posti dall’impiegato nell’apposita cassetta) + 400 gettoni giocati dal secondo giocatore) – 1.000 gettoni vinti dal secondo giocatore che, infatti, si ritira con 1.600 in gettoni.

Cassa di sala: – 1.000 in gettoni comperati dal secondo giocatore, + 1.600 gettoni cambiati dal secondo giocatore, + 1.000 in contanti per l’acquisto da parte del secondo giocatore -1.600 per contanti pagati al secondo giocatore. La dotazione della cassa di sala è formata da gettoni e contanti (1).

Tavolo di roulette: dotazione iniziale 10.000
+500 primo giocatore (contanti)
– 500 “ “ (gettoni)
+500 “ “ (gettoni)
+400 secondo giocatore (gettoni)
– 1.000 “ “ (gettoni)
esistenza finale 9.400
primo risultato in gettoni – 600
contanti nella cassetta + 500
risultato finale del tavolo – 100

Cassa centrale: dotazione iniziale 15.000
variazione + 500 contanti trovati nel tavolo

Cassa di sala: dotazione iniziale contanti 20.000
variazioni + 1000 contanti dal secondo giocatore
– 1000 gettoni al secondo giocatore
+1600 gettoni dal secondo giocatore
-1600 contanti al secondo giocatore
– 600 gettoni per integrazione tavolo

Amministrazione:
visto il risultato perdita 100 versa alla cassa centrale 100 e la cassa centrale versa 600 (100 + 500 trovati nella cassetta) per compensare l’ammanco in gettoni della cassa di sala a seguito l’integrazione del tavolo di roulette.

A questo punto la cassa di sala di ritrova con la dotazione invariata nella somma ma differente nella qualità: più 600 in contanti e meno 600 in gettoni per integrazione della dotazione del tavolo (1).

Ritengo risulti evidente che l’organizzazione del lavoro e della produzione è alla base di una metodologia che consente al concedente, a mio avviso, di controllare quanto necessario, stante la particolarità delle entrate. Anche al concessionario, con poche integrazioni alle precedenti notizie come, ad esempio le ore lavorate, le informazioni di carattere gestionale.

Ritorno un momento alla cassa di sala che riceve i gettoni delle mance al tavolo; versa la parte dei dipendenti ai loro incaricati o nei modi concordati e la parte della gestione all’amministrazione.

La cassa di sala registra un plus nei gettoni e un meno nei contanti per lo stesso importo. Ho stimato opportuna questa descrizione a parte per non inglobarla in quella precedente.
In questo caso avrei dovuto parlare di una compensazione tra l’amministrazione e la cassa di sala. In sostanza nulla cambia nella precedente esposizione.

Aggiungo che le norme che regolano il rapporto tra concedente e concessionario in tema di apertura e chiusura dei tavoli permettono il controllo cui ho fatto cenno molto brevemente.

È molto probabile che alcuni si chiedano, dopo averne letto parecchio, dove risieda il fondamento relativo alla metodologia che sostengo per il controllo sulla regolarità del gioco nei casinò. Sicuramente ne ho scritto senza risparmio e ne scriverò ancora; ero e sono convinto della efficacia, all’inizio credevo fossimo in pochi ma, strada facendo, mi sono reso conto che non era proprio così: non siamo assolutamente in un numero trascurabile!
Tutto nasce dall’insieme delle operazioni per rilevare il risultato di un tavolo a prescindere dallo svolgimento di un gioco di contropartita o di circolo.
Per meglio rappresentare il procedimento l’ho esemplificato con un gioco di contropartita che tutti conoscono: la roulette.

Ecco quanto obbligatoriamente avviene: il controllo della dotazione iniziale e in chiusura quello dell’esistenza finale. Lo svolgimento della partita annovera giocate in gettoni, anche dopo averli ottenuti in cambio di contanti cambiati direttamente al tavolo, pagamento di vincite ed altro.
Il che comporta un incremento in gettoni per le giocate perdenti, un decremento per quelle vincenti, i contanti cambiati al tavolo e mi fermo qui per non complicare gli affari semplici.
La somma algebrica tra la consistenza finale e la dotazione iniziale fanno risultare l’esito in gettoni che viene modificato dall’importo dei contanti rinvenuti nell’apposita cassetta.
Abbiamo la vincita o la perdita del tavolo, rimane da contare le mance che i giocatori possono aver elargito a seguito di vincite. Ora abbiamo tutti gli elementi che permettono in controllo in parola e che, se opportunamente integrati, procurano altre utilità alla gestione. Fermiamoci al controllo del concedente!

Come spesso mi sono ritrovato a scrivere esistono dati statistici relativi al raffronto tra mance ed introiti e tra introiti e contanti rinvenuti al tavolo e al vantaggio del banco.
Se tutti gli elementi relativi al rilevamento del risultato globale (tavolo, vincita o perdita e mance) sono a disposizione giornalmente non è difficile pensare che il controllo sulla regolarità del gioco sia impossibile in quanto confrontabile con i dati statistici citati in precedenza.
Un accorgimento che mi sono spesso caldamente premurato di raccomandare: questa operazione non dovrebbe avvenire se non dopo un periodo certamente inferiore all’anno solare, ad esempio tre o sei mesi.
Il ricorso a una verifica più accurata e per periodi più brevi potrebbe rendersi necessaria al riscontro di anomalie che, proprio nelle verifiche per periodo brevi, potrebbero trovare la e le motivazioni di percentuali insolite.

 

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