Licenza scommesse, Tar Campania: ‘Revoca, provvedimento sproporzionato’

Il Tar Campania accoglie la domanda cautelare posta da un esercente contro la revoca della licenza per la raccolta di scommesse.

L’amministrazione ha fondato la revoca su “circostanze già note e valutate al momento del rilascio dell’autorizzazione ovvero conoscibili e disponibili (aprile 2025), senza dimostrare sopravvenuti motivi di pubblico interesse o mutamenti della situazione di fatto”.

Inoltre, “emerge il travisamento dei fatti, essendosi il procedimento penale richiamato in atti concluso con assoluzione, risultando i controlli di polizia datati e sporadici, e avendo l’amministrazione omesso di valutare le circostanze chiarificatrici fornite dal ricorrente” e “la misura della revoca appare sproporzionata rispetto alle circostanze addotte, non emergendo concrete esigenze attuali di tutela dell’ordine pubblico”.

Con queste motivazioni, con un’ordinanza, il Tar Campania ha accolto la domanda cautelare presentata da un esercente di Napoli contro la revoca della licenza per la raccolta di scommesse, questo sino al merito del ricorso in udienza pubblica, fissata per il 24 febbraio del 2026.

I giudici ritengono dunque che “sussiste il danno grave e irreparabile consistente in: perdita immediata delle entrate derivanti dall’attività autorizzata; vanificazione degli investimenti effettuati per l’avvio dell’attività; perdita della clientela e del valore dell’avviamento commerciale” e che il danno economico da cessazione dell’attività “ha carattere strutturalmente irreparabile, non essendo integralmente ristorabile mediante risarcimento”.

 

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