Aumento Iva in Svizzera, Campione 2.0: ‘Intervenire su Ilcci, conseguenze anche su casinò’

I consiglieri di Campione 2.0 Simone Verda e Gianluca Marchesini chiedono interventi sull’Ilcci, evidenziando i rischi derivanti dall’aumento dell’Iva in Svizzera.

Allarme Iva, anche se svizzera, a Campione d’Italia. Secondo quanto si legge sui quotidiani elvetici, si prospetta infatti un aumento dell’imposta dello 0,7 percento e fino al 2030, così da finanziare l’Avs, ossia l’Assicurazione vecchiaia e superstiti.

Come fanno notare Simone Verda e Gianluca Marchesini, consiglieri di minoranza di Campione 2.0, oggi l’Iva svizzera è pari all’8,1 percento e “per analogia, stranamente, lo Stato italiano la impone al comune di Campione nella medesima percentuale”
In sostanza, spiegano ancora, “il Comune per direttiva europea è esente dall’Iva del proprio Stato italiano ma applica di fatto quella Svizzera al territorio italiano dell’exclave attraverso l’imposta locale denominata Ilcci”.
Il gruppo di minoranza già a suo tempo aveva chiesto in consiglio comunale di “intervenire presso gli organi competenti dello Stato per ottenere una sospensione o modifica di questa tassa che, a nostro modesto avviso, è ingiusta”.

Ma ora, “a fronte di un possibile o quasi certo aumento della stessa all’8,8 percento, sollecitiamo l’amministrazione comunale, i politici di riferimento del territorio e le istituzioni tutte a richiedere l’abolizione o perlomeno la sospensione dell’Ilcci al ministero delle Finanze e/o al governo italiano per evitare un ulteriore peggioramento dell’economia campionese che già in certi settori vive momenti di difficoltà. Anche il Casinò che, come si sa, è in regime di concordato, potrà avere delle ripercussioni negative sulla propria economia”.

 

Foto di Recha Oktaviani su Unsplash