Elezioni nelle Marche, Livi (Fratelli d’Italia): ‘Gioco responsabile senza penalizzare imprese e lavoratori’

In vista delle elezioni regionali nelle Marche, il candidato Simone Livi (Fratelli d’Italia) sottolinea quanto fatto nella consiliatura che sta terminando in materia di gioco.

Marchigiani alle urne, i prossimi 28 e 29 settembre, per eleggere il consiglio regionale e il futuro presidente della Giunta regionale. Sono dunque giornate di campagna elettorale, iniziata durante il periodo estivo, con un dibattito acceso tra i diversi schieramenti e che in talune occasioni si è concentrato anche sul gioco con vincita in denaro, anche alla luce della modifica, nel 2023, della legge regionale sul gioco del 2013, modifica consistita principalmente nell’abolizione della retroattività del distanziometro, oltre che a modifiche nella sua definizione e di quella di luoghi sensibili, e nelle fasce orarie di funzionamento degli apparecchi.
Con Simone Livi, consigliere regionale uscente nelle fila di Fratelli d’Italia e nuovamente candidato, a sostegno del governatore uscente (e anch’esso ricandidato) Francesco Acquaroli, facciamo il punto sulla materia.

“Il governo uscente ha perseguito volentieri e raggiunto l’obiettivo di eliminare la retroattività del distanziometro in quanto questa grossa ingiustizia avrebbe penalizzato tantissime aziende che avevano compiuto degli investimenti. Nella modifica alla vecchia legge è entrato anche il tema delle distanze, che sono diminuite rispetto ad alcuni luoghi sensibili. Ma abbiamo dato un’indicazione chiara, che tendo a rimarcare in risposta ad alcune polemiche politiche che ci sono state: noi non abbiamo incentivato il gioco. Noi siamo per un gioco responsabile, ma non potevano penalizzare aziende che responsabilmente lavorano in questo settore, investendo e creando posti di lavoro diretti e indiretti”.

Il governo nazionale non è ancora riuscito a dare attuazione al riordino dell’offerta del gioco retail e anzi, è stata approvata una legge che proroga di un anno l’attuazione della delega. Che cosa ne pensa di questa situazione?

“Il governo ha la volontà di riordinare il settore del gioco e avrà avuto le proprie motivazioni nel decidere di rinviare l’attuazione della delega. Da parte nostra, abbiamo avuto e sempre avuto un ruolo di collaborazione istituzionale con il governo centrale.”