Gianluca Benedetti è socio fondatore di Bridgelaw Partners, nel 2018. Prima di fondare la nuova associazione professionale, è stato equity partner di Baker & McKenzie (1997-2017); in precedenza, ha collaborato con lo Studio Chiomenti e altri importanti studi legali internazionali. Laureato con lode all'Università La Sapienza, è anche borsista Fulbright e ha conseguito un master in legge alla New York University.

Ha maturato una vasta esperienza nell'assistenza a clienti nazionali e internazionali in complesse operazioni di M&A, nazionali e transfrontaliere, tra cui acquisizioni e cessioni di partecipazioni, riorganizzazioni societarie, procedure di gara, acquisizioni di “distressed assets”, operazioni di private equity, nonché piani di incentivazione in azioni e in denaro destinati a manager e dipendenti, nel contesto di operazioni societarie. La sua esperienza in M&A spazia tra i principali settori industriali e mercati regolamentati, tra cui TMT, Gaming, Energy, Infrastrutture, Hospitality.

Nel settore del gioco, negli ultimi due decenni i professionisti di Bridgelaw Partners hanno assistito diversi operatori, family office e fondi in operazioni di M&A, questioni regolamentari, rapporti con l'ADM, contratti commerciali e tecnologici, lungo tutta la filiera del gioco.

In particolare, Gianluca Benedetti ha assistito la propria clientela in relazione a processi di vendita di agenzie e punti scommesse, sale da gioco, scommesse e giochi online, sia B2C (operatori autorizzati) che B2B (piattaforme, slots, affiliazioni), con particolare focus su struttura legale e contrattuale, due diligence, aggiustamento del prezzo e meccaniche di earn-out, negoziazione e “bilanciamento” delle dichiarazioni, garanzie e dei meccanismi di indennizzo richiesti dagli acquirenti, nonché altri aspetti specifici del settore, nel contesto di operazioni di M&A.

I professionisti di Bridgelaw Partners sono speaker in conferenze e autori di diverse pubblicazioni nel settore dei giochi. Svolgono la propria attività professionale in diverse lingue straniere, tra cui inglese, francese e tedesco, e si avvalgono di una rete di studi corrispondenti in giurisdizioni estere, comprese quelle in cui la maggior parte degli operatori di gioco sono licenziatari.